Si chiama Alaa, ma è stata ribattezzata KANDAKA, regina guerriera, la studentessa di 22 anni immortalata ieri a guidare le proteste in Sudan dove da 30 anni vige la dittatura di Al-Bashir.
Mi occupo da troppi anni del rapporto tra grandi gruppi economici e politica internazionale da non dover precisare, con crudo realismo, che dietro colpi di stato e rovesciamenti di regimi, specie in zone africane, ci sono pressoché sempre interessi economici, politici e situazioni che passano sulla testa della povera gente, spesso con situazioni anche costruite ad hoc dai servizi segreti di quella o quell’altra super potenza.
Ma rimango pur sempre e sopratutto un idealista e non posso che rimanere affascinato dalla storia di una giovane donna, che si alza di fronte ad una folla, in un territorio difficile ed in momento di così grande tensione, ed arringa le folle.
KANDAKA è il titolo che davano alle regine guerriere nubiane che guidavano gli eserciti in nome di un bene comune.
E quella di Alaa\Kandaka rimane una storia bella da raccontarvi.
Lorenzo Lombardi
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